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Più che un progetto, L’Orso e La Formica è stato un lungo viaggio, una piccola, grande avventura. Centinaia di giornate passate sul campo e altrettante trascorse alla scrivania, discutendo e scegliendo gli argomenti, facendo ricerche, interviste, cercando insieme i sistemi e le strategie per realizzare la nostra visione. Lavorando assieme, con coinvolgimento e passione, cinque anni sono passati in un attimo.
Ovvio che la realizzazione di un progetto così ambizioso e complesso non sarebbe stata possibile senza la collaborazione e il supporto di tanti amici e persone che hanno creduto nelle nostre idee e nei nostri scopi, sostenendoci moralmente, intellettualmente e finanziariamente. Anche se non è possibile elencarli tutti qui, la nostra riconoscenza va a ciascuno di loro.
In particolare, vorremmo esprimere la nostra più profonda gratitudine ai generosi donatori privati, all’International Wolf Center, alla fStop Foundation. Ringraziamo anche Camtraptions per il sostegno tecnico.
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Il Progetto non sarebbe stato possibile, senza i nostri due partner principali. L’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con cui abbiamo condiviso questa avventura sin dagli esordi, ci ha garantito tutto il suo sostegno, attraverso le autorizzazioni necessarie alle riprese e la grande disponibilità del suo personale, in particolare dei Servizi Promozione, Scientifico e della Sorveglianza. Vogliamo qui esprimere la nostra riconoscenza a Luciano Sammarone, Daniela D’Amico, Cinzia Sulli, Roberta Latini e, last but not least, ad Antonio Carrara, ex-Presidente, con cui è partito il Progetto nel 2017.
L’Associazione Culturale Obiettivo Mediterraneo, nelle persone di Pascale Huitorel e Lorenzo Sestieri, ci ha accompagnato nella costruzione della complessa macchina amministrativa del Progetto, assicurandone il perfetto funzionamento.
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Il Progetto ci ha permesso di fare la conoscenza con personaggi del mondo della ricerca, della conservazione, della gestione delle aree protette, storici ed esperti del paesaggio, allevatori, agricoltori e abitanti delle terre dell’orso. Ciascuno di loro ha dato un importante contributo al Progetto con le proprie conoscenze ed emozioni. I dati scientifici riportati nel Progetto sono il frutto di oltre un decennio di ricerche e analisi condotte dal Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” dell’Università di Roma “La Sapienza” e dall’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sotto la guida di Luigi Boitani e Paolo Ciucci, ai quali siamo profondamente debitori per aver condiviso sin dagli inizi la nostra visione e averci indirizzati nel compiere i primi passi. Ringraziamo qui anche i tanti studenti, dottorandi, tecnici e volontari, che con la loro motivazione, passione e inesauribile curiosità hanno fatto parte della storia degli orsi e di molti racconti di vita di campo.
Un sentito ringraziamento va a Ezechia Trella, profondo conoscitore degli orsi e amico per aver condiviso con noi intuizioni e conoscenze durante gran parte del percorso. Questo Progetto è anche un po’ suo.
Vogliamo ricordare infine i “compagni di viaggio” che ci hanno aiutato, ciascuno a modo suo, ad arrivare sin qui: Marco Andreini, Luciana Carotenuto, Luca Chiaverini, Elmo Di Vito, Matteo Falco, Agostino Letardi, Luigi Maiorano, Massimo Mancini, Gabriele Mastropietro, Valerio Orazi, Mario Posillico, Valeria Roselli, Carlo Vitale.